Polybothrus electrinus Verh., 1880
publication ID |
Manfredi-1955-Polybothrus-electrinus-paulianus |
DOI |
https://doi.org/10.5281/zenodo.6285994 |
persistent identifier |
https://treatment.plazi.org/id/369A0276-3BD0-C87B-BDF9-A437239DB04F |
treatment provided by |
Teodor |
scientific name |
Polybothrus electrinus Verh. |
status |
n. subsp. |
Polybothrus electrinus Verh. paulianus n. subsp.; un ♂, e due ♀ nella grotta delle Fontanelle .
La nuova subspecie differisce dalla forma tipica per il colore, "rosso brillante", a quanto mi scrive il Parenzan, anziché giallo-ambra come e descritto dal Verhoeff. Le antenne, lunghe o lunghissime, constano di 53 e 58 articoli in una femmina (71 nell'altra femmina, che ne ha una sola completa; nel ♂ sono spezzate). Gli articoli dal 9° al 15° sono circa al doppio larghi che lunghi.
I pori delle ghiandole coxali sonotutti rotondi.
Il prefemore delle zampe del 15° paio nel ♂ è molto allungato lievemente conico; verso la parte mediana del margine interno è alquanto rigonfi, con un ciuffo di peli lunghetti, senza pori inframmisti, nè area porosa circostante. Manca il campo peloso e la zona porosa nella parte distale del prefemore stesso.
Per tutti gli altri caratteri - denti del coxosterno, occhi, spinulazione delle zampe, forma dei tergiti e dei gonopodi, ecc. - somiglia a electrinus genuinus .
Nella femmina, le zampe del 15° paio non hanno contrassegni speciali; le appendici genitali portano 2+2 speroni conici e unghia semplice, robusta.
Il colore intenso dei tergiti e l'alto numero di ocelli indicano senz'altro che si tratta di forma epigea.
La nuova subsq. è dedicata a Paolo Parenzan, il più giovane biospeleologo italiano, che raccolse gli esemplari nel corso di una difficile e pericolosa esplorazione.
E’ da mettere in particolare rilievo il fatto che la specie originale, Polybothrus electrinus Verh. - la quale fu raccolta in un solo esemplare, soltanto a Teramo nell'Abruzzo, - per la sua stretta somiglianza con Polythrus herzegowinensis Verh. viene considerata dal Verhoeff come una forma di collegamento con la fauna balcanica. Quindi la presente subspecie rappresenterebbe un raro elemento di origine Orientale nel quadro della fauna miriapodologica della Campania, costituita da forme tirreniche o ubiquiste.
No known copyright restrictions apply. See Agosti, D., Egloff, W., 2009. Taxonomic information exchange and copyright: the Plazi approach. BMC Research Notes 2009, 2:53 for further explanation.
Kingdom |
|
Phylum |
|
Class |
|
Order |
|
Family |
|
Genus |