Camponotus sylvaticus
publication ID |
3743 |
DOI |
https://doi.org/10.5281/zenodo.6293947 |
persistent identifier |
https://treatment.plazi.org/id/DE15F120-F728-1369-D76D-40DE414EB5AF |
treatment provided by |
Donat |
scientific name |
Camponotus sylvaticus |
status |
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Camponotus sylvaticus View in CoL HNS Ol.
Le forme di questo intricato gruppo che ho vedute finora provenienti dalla Tunisia sono le seguenti:
1. C. cognatus Sm. HNS o piuttosto forme di passaggio al rubripes Drury HNS . - Sono poco più piccole del rubripes HNS dell’ Africa australe ed hanno scultura più debole, il capo quasi lucente indietro; nelle ☿, il capo e il torace sono ferruginei, più o meno scuri, l’addome chiaro alla base, alla faccia ventrale e sui fianchi del 2.° segmento dorsale; i piedi chiari, coi femori quasi gialli. Nella 9 il capo, il metanoto e lo scutello sono quasi picei. - Metonia, Oasi di Nefzaua (Antinori); Hammam-el-lif (Violante).
2. Forme di passaggio dal precedente al C. dichrous Forel. HNS
- I piccoli esemplari (9 mm) hanno il torace, i piedi e i due primi segmenti addominali lividi; il resto di un bruno più o meno scuro, quasi nero sul capo. - Nei grandi esemplari, il torace s’imbrunisce più o meno e l’addome è tutto scuro di sopra, ad eccezione della base e dei fianchi del 1.° segmento.
- Ne ho ricevuto molti esemplari raccolti dai Sig. Léveillé e Sédillot a Gabes e a Gafsa. Alcuni individui di questa forma possono considerarsi come gradi di passaggio al C. variegatus Sm. HNS
3. C. maculatus HNS
; è stato preso a Kairuan da Abdul Kerim; d’ altronde questa forma, come pure il C. variegatus HNS , assai diffusi nell'Africa orientale e australe e parte dell’Asia, non furono trovati, per quanto io sappia, lungo il littorale barbaresco.
4. Dalla forma 2 si passa per gradi insensibili ad un’ altra più scura, con l’addome tutto bruno, o appena chiaro all’estrema base; generalmente la scultura del capo è più debole indietro, e sull’ occipite cessa di essere reticolata, per ridursi ad una fina striatura trasversa, che lascia a questa parte una certa lucentezza. Si ha poi un passaggio da questa forma alla forma scura della Sicilia, che Forel riferisce al cognatus HNS ; io la considero piuttosto come una varietà intermedia fra il cognatus HNS dell’Africa australe (con scultura più ruvida e colore meno scuro del capo e dell’addome) e il tipico sylvaticus HNS .
5. Un’ altra forma molto caratteristica è la Formica pallens del Nylander HNS , comune in Sicilia; ne posseggo alcuni esemplari algeriani e uno ne fu preso a Tunisi (G. e L. Doria). - La scultura è debole, per cui tutto il capo e il torace hanno una certa lucentezza; le tibie sono quasi prive di peli eretti, la statura è piccola, per cui i più grandi esemplari non oltrepassano 8-9 mm; i piccoli scendono a 4 1/2. Il colore è giallo-testaceo, col capo e l' addome spesso più o meno affumicati nei grandi esemplari; i piccoli sono talvolta interamente di colore giallo-pallido. Non conosco gradi di passaggio da questa alle altre forme.
No known copyright restrictions apply. See Agosti, D., Egloff, W., 2009. Taxonomic information exchange and copyright: the Plazi approach. BMC Research Notes 2009, 2:53 for further explanation.
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