Torilis nodosa

Buldrini, Fabrizio, Gentilini, Matteo, Bruni, Cinzia, Santini, Claudio, Alessandrini, Alessandro & Bosi, Giovanna, 2020, Flora vascolare spontanea della città di Modena: analisi del centro storico, Natural History Sciences 7 (1), pp. 3-56 : 49-50

publication ID

https://doi.org/ 10.4081/nhs.2020.443

persistent identifier

https://treatment.plazi.org/id/614487E3-4C55-F841-FC90-FADD95FEF908

treatment provided by

Felipe

scientific name

Torilis nodosa
status

 

Torilis nodosa View in CoL ( L.) Gaertn. subsp. nodosa – T scap, Eurimedit.-Turan.; FES, PRA – Euri-urbanofila.

CONCLUSIONI

Con questo studio si conferma, ancora una volta, la grande ricchezza biologica dell’ambiente urbano, un mosaico di contesti molto diversi, caratterizzati da una flora variegata e mutevole.

Il censimento della flora del centro storico di Modena migliora e approfondisce la conoscenza floristica del territorio provinciale: sono infatti 30 le specie nuove per la provincia (10 delle quali nuove anche per la regione e 1 per l’Italia) scoperte grazie a questa indagine.

Il censimento effettuato mostra, ancora una volta, che la ricchezza floristica è direttamente correlata alla ricchezza in termini d’ambienti diversificati rilevati nella stessa via o piazza.

È stato poi osservato che le temperature cittadine più elevate, dovute in larga parte all’effetto dell’isola di calore urbana, permettono la crescita e la regolare propagazione di un rilevante numero di specie macroterme, che da sole compongono circa il 30% dell’intera lista floristica; fra di esse, ricordiamo il contingente di specie più termofile (stenomediterranee, tropicali e termocosmopolite), pari al 30% circa delle macroterme.

Le specie alloctone sono una presenza non trascurabile (18,0% del totale), ma contenuta, se paragonata a quanto noto per altre città europee a clima continentale; non sono state rilevate inoltre quelle d’interesse unionale, pure presenti in Emilia-Romagna, il che fa supporre che a Modena tali specie non siano ancora giunte, oppure che la compattezza del tessuto urbano d’impianto medievale ne limiti la diffusione (o ancora, che il metodo di lavoro qui usato faccia sottostimare le specie esotiche per la scelta d’escludere dal censimento alberature stradali e aree verdi, che come noto – Salinitro et al., 2018 – sono i contesti più importanti per rilevarle).

Lo studio della flora urbica può trovare eccellenti applicazioni nel campo dell’educazione ambientale e della cosiddetta «scienza dei cittadini» ( Silvertown, 2009), preziosa per chi ha solo curiosità verso il mondo naturale, ma anche per gli studiosi, che possono fruire di un certo numero di segnalazioni per arricchire le banche dati di flora e fauna. Coinvolgere il cittadino nella ricerca scientifica tesa a comprendere le dinamiche ecologiche del mondo in cui viviamo ( Carolan, 2006; Conrad & Hilchey, 2011) è una pratica ancora poco frequente in Italia , ma abbastanza diffusa in altri Stati europei ( Silvertown, 2009; Devictor et al., 2010), che può essere molto utile se ben gestita (es. Bonney et al., 2009).

Nell’ambito dell’educazione ambientale, non bisogna dimenticare l’importanza che la flora urbica (molto spesso, per chi abita in città, la prima forma di natura con cui si entra in contatto; cfr. Blasi et al., 1995) può rivestire per i bambini, che, grazie all’esperienza diretta nelle vie e nei parchi cittadini, possono in questo modo iniziare a conoscere la natura e la diversità delle forme viventi ( Di Marco & Valle, 2006) .

La vegetazione dei luoghi incolti e calpestati, infine, è ricca di biodiversità, contribuisce (seppure limitatamente) all’ossigenazione dell’aria e al filtraggio degl’inquinanti del suolo superficiale, non altera la circolazione dell’acqua ed è certo preferibile alle aree asfaltate o pavimentate ( Blasi et al., 1995). Per queste sue caratteristiche, sarebbe molto utile giungere a una stima dei cosiddetti «servizi ecosistemici» offerti dalla flora urbica, nell’ottica di una gestione del verde spontaneo che, pur preservando l’integrità di edifici storici e monumenti, conduca a un miglioramento della qualità ambientale delle città e, in ultima analisi, della qualità della vita nelle città stesse.

L

Nationaal Herbarium Nederland, Leiden University branch

T

Tavera, Department of Geology and Geophysics

PRA

Institute of Botany, Academy of Sciences

È

Royal Botanic Garden Edinburgh

Kingdom

Plantae

Phylum

Tracheophyta

Class

Magnoliopsida

Order

Apiales

Family

Apiaceae

Genus

Torilis

Darwin Core Archive (for parent article) View in SIBiLS Plain XML RDF